Arteopera
Santa Caterina d'Alessandria
Santa Caterina d'Alessandria
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CARAVAGGIO (Michelangelo Merisi) – Santa Caterina d'Alessandria - 173x133. L’originale è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1599 è oggi conservato nel Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. La postura della santa viene vivacizzata dall'espressione vitale dello sguardo che dona un effetto di spontaneità alla scena unita alla complicità della luce che, dall'alto, scende da destra. La santa è ritratta come una donna moderna, nobile, vestita con abiti lussuosi, poggiata su di un cuscino damascato, con appena un sottile cerchietto ad indicare la santità (piuttosto raro se non unico nella iconografia del pittore), ma senza raggi di luce divina, seni nudi o labbra socchiuse come nella tradizione figurativa, ma pallida ed umana, con uno sguardo interrogativo che, come sottolinea Robb, denota incertezza e le dita posate sulla lunga lama che è già arrossata ad indicare il sangue del martirio[8]. Dietro la Santa si vede una rappresentazione realistica (si vedano le nervature del legno) di uno strumento di tortura, la ruota dentata (i due denti si vedono in alto), che però non è completa ma spezzata, ne manca cioè una parte: un riferimento alla leggenda del martirio della santa, secondo la quale la ruota di tortura a cui stava per essere sottoposta si ruppe. In basso sul cuscino, invece, un simbolo di iconografia tradizionale, la palma del martirio, che va ad incrociare la lama insanguinata della spada con la quale fu decapitata.

